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sabato 5 gennaio 2019

#SENZA_TAGLI / Quale sicurezza? (Alexandro Sabetti)

Volete sapere qual è la vera "sicurezza" di cui ci si riempie tanto la bocca? 
E' sapere che esci per prendere un autobus e arriverà dopo pochi minuti, e magari non prenderà fuoco durante il tragitto. E' parcheggiare l'auto vicino a un albero senza dover pregare che non cada durante la notte. E' andare a un colloquio di lavoro solo con il curriculum e non dopo aver fatto tremila telefonate a parenti e amici per sapere se qualcuno conosce un assessore, un sottosegretario. E' poter aprire un attività senza che i tecnici del comune ti estorcano soldi per permessi che sennò arriverebbero dopo anni. E' attraversare un ponte con l'auto sperando che non crolli o restare a casa durante un temporale sperando che non si allaghi tutto. La sicurezza è anche sapere che se pur si possa sbagliare nella vita, se finisci nelle mani dello stato, in una caserma, non ne esci con le ossa rotte o chiuso in un cellophane.

La sicurezza che non c'è, quella vera, è l'approssimazione con cui si gestiscono le vite degli altri. 
E' la vicenda della piccola Camilla, morta in un tragico incidente mentre sciava col padre, Francesco. Erano nostri amici, lei ha giocato tante volte con mio figlio. E adesso di tutta la nostra compassione qui su facebook, le preghiere di chi crede, il papà non sa che farsene, non le leggerà mai perchè è finito insieme alla figlia. Ma le responsabilità ci sono e riguardano proprio quello di cui sto scrivendo: la piccola è morta per lo schianto contro una barriera di protezione dal vento, priva di imbottiture. L'anno scorso, su un altro versante della stessa pista, era morto un ragazzo di 31 anni nella stessa modalità, e c'è ancora un indagine in corso. Eppure, durante tutto l'anno, nonostante l'inchiesta, nessuno ha pensato di sistemare queste barriere, attrezzarle. Nulla.Tutto che scorre via, diventa titolo di giornale, indignazione, chiacchiera, poi il tempo, il silenzio e l'incuria delle cose diventa quella per le persone.

Questa è la sicurezza, non la psicosi collettiva che stiamo vivendo. Una sicurezza che non fa nulla per migliorare la vita delle persone ma solo peggiorare quella di alcune fasce sociali.

Ma diciamo sempre le stesse cose, come dischi rotti, e il buon senso, contro la psicosi e l'arrivismo, può davvero poco.

*** Alexandro SABETTI, Quale sicurezza?, facebook, 4 gennaio 2019, qui


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