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martedì 17 aprile 2018

#SENZA_TAGLI / Teatrino italiano (Silvestro Montanaro)

Premessa: 
Le elezioni politiche del 4 marzo Hanno visto delinearsi tre poli. Quello di centrodestra, i residui della sinistra, un movimento, i 5 stelle, che da solo raccoglie praticamente un terzo dei voti del paese. Nessuna di queste entità può governare da sola.

Ad un mese e mezzo dal voto, non si intravvedono prospettive di governo. 
Il Pd, sconfitto, ma nei fatti ancora renziano, si è tirato fuori da ogni possibilità di accordo ma sotterraneamente lavora ad una Grosse coalizione con il centrodestra e soprattutto Berlusconi. Lo hanno già fatto, con il Patto del Nazareno. 
Berlusconi accetterebbe un accordo con i 5 stelle a patto che sia l'intero centrodestra ad esserne protagonista. Nei fatti propende per un accordo col Pd. 
Salvini giura che mai farà accordi con il Pd, e chiede ai 5 Stelle un accordo di governo che tenga dentro l'intero centrodestra.
I 5 Stelle sono pronti ad un accordo con la sola Lega. Mai con Berlusconi con il quale non vogliono neanche trattare. E' il vecchio che tanti danni ha fatto al paese.
E' evidente che Salvini è nelle mani di Berlusconi che detiene più di un argomento imbarazzante sulla Lega. Il Pd è ben lungi da una seria autocritica e ancora nelle mani di Renzi.

Il paese intanto attende.

Considerazioni: 
Davvero non capisco in termini di novità quale sarebbe la differenza in positivo tra Salvini e Berlusconi. Indagati ne ha anche la Lega e a frotte. Siamo di fronte ad un partito i cui maggiori esponenti sono accusati di aver sperperato ed essersi appropriati, a fini privati, dei rimborsi elettorali. E' il partito delle ronde, di chi ha chiamato scimmia il primo ministro di colore del nostro paese e che con linguaggio para nazista ha affermato che bonificherà lItalia dagli immigrati "quartiere per quartiere, strada per strada". 

Davvero non capisco, poi, come una forza politica, i 5 Stelle, si affidi ad un gruppo di esperti per valutare le affinità tra programmi. Mai vista una sciocchezza del genere. Chi fa politica, e viene pagato per questo, certe cose dovrebbe conoscerle da se. Gli spetta l'obbligo e l'onere, il coraggio della valutazione politica. Rifugiarsi dietro gli esperti è a dir poco meschino e ingannevole.
Intanto sui problemi seri si intravvede il futuro. Se ne parla meno di zero dei problemi del paese.
A presidente del Senato è stata eletta una berlusconiana di punta, con alle spalle l'assunzione della propria figliola, una manifestazione sguaiata contro una sentenza della magistratura e pronunciamenti sui diritti umani più fondamentali a dir poco da brivido.
Di fronte all'azione di guerra mossa in Siria, i più filo atlantisti sono stati 5 Stelle e Pd. Nessuna condanna per un'operazione totalmente al di fuori della legalità internazionale. 
Alla faccia del cambiamento!

*** Silvestro MONTANARO, giornalista, Teatrino italiano, facebook, 16 aprile 2018, qui


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