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mercoledì 14 marzo 2018

#SENZA_TAGLI / Per un pugno di voti (Silvestro Montanaro)

E' morto a 22 anni. Di fame. Era appena sbarcato a Pozzallo proveniente dall'inferno. Sì, dall'inferno. Hanno provato a soccorrerlo, ma non ce l'ha fatta.

"Una pena enorme - dice il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna - Ieri abbiamo assistito a uno sbarco tragico, abbiamo visto una situazione impressionante di denutrizione non solo nel ragazzo che purtroppo non ce l'ha fatta, ma anche nei suoi compagni di viaggio. Erano tutti pelle e ossa, sembravano usciti dai campi di concentramento nazisti. Gente disperata, malnutrita: è stato terribile. Cinquantotto dei migranti eritrei approdati, su 91, presentavano casi di scabbia e sono già in cura, ma quello che davvero ha lasciato a bocca aperta erano le loro condizioni fisiche: scheletri, uomini, donne e bambini senza un filo di adipe, solo un mucchio di ossa".

La nuova carestia sono i lager libici, i gironi infernali cui, di fatto, il Ministro degli Interni Minniti ha abbandonato, nelle mani di milizie spietate e senza scrupoli, migliaia di ragazze e ragazzi in fuga con il plauso di quasi tutte le forze politiche. Per le bande sono solo business, un affare e non vale la pena sprecare risorse per curarli e sfamarli. Sono "negri", niente altro che "negri ".

Questa vergogna deve finire. Questo orrore pone la parola fine alla nostra tanto decantata civiltà.
L'Europa, chiunque andrà al governo in Italia, ha il dovere di restituire vita e diritti a chi come unica colpa ha la miseria. Trovino le giuste soluzioni e facciano in fretta. E chi ha avallato queste scelte è fuori dall'umano consesso.

*** Silvestro MONTANARO, giornalista, Per un pugno di voti, facebook, 13 marzo 2019, qui



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