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sabato 3 marzo 2018

#RACCONTId'AUTORE / Elezioni, il sistema Tripondium (Stefano Benni)

Eccomi qui nella stazione interspaziale di Galassia Quattro, aspettando l’astronave per la Terra.
Entro in un bar e vedo un grosso essere peloso, tipo panda gigante, che mi sorride e fa segno di sedermi vicino a lui.

- Venga, venga, terrestre. Mi chiamo Grof del pianeta Tripondium e voglio festeggiare con lei. 
- Ah bene - rispondo- ma cosa festeggiamo?
- Tra due mesi, nel mio pianeta ci saranno le elezioni! Non è una goduria?
- Beh, votare è un diritto civile. Ma noi terrestri non lo definiremmo proprio “una goduria“. Sa, da un po’ di anni noi viviamo le elezioni con tensione e incertezza, qualche volta anche con noia e rabbia…
- Ohohoooo – rise fragorosamente Grof - ma come è possibile? Per noi di Tripondium le elezioni sono il momento migliore della vita, peccato ci siano solo ogni dieci anni! La vedo perplesso, perciò mi spiego meglio. Il nostro pianeta è abitato da tre tipi di creature o organismi, o tripondi, nella nostra lingua. Ci sono i Mistodestri polipoidi, gli Stellati bipedi come me e i Quasinistri volatili. 
- E come votate? Col proporzionale? Col misto? …
- No, ecco la goduria! Non votiamo. Semplicemente, ci contiamo. Si fa il calcolo di quanti polipoidi e pelosoni e piumati abitano il pianeta. Il gruppo più numeroso vince, e sceglie il governo con una grande tombola...
- Quindi niente deleghe, manifesti, simboli, urne, scrutatori ...
- No, soltanto alcuni addetti che contano la popolazione, ognuno può controllare. Non abbiamo né astenuti né schede bianche... votare piace a tutti
- Sí, ma cosa lo rende piacevole?
- Come le ho spiegato l’unico modo di vincere è essere i più numerosi. Quindi far nascere tanti polipini e pelosini e pulcini per incrementare il gruppo. Noi possiamo accoppiarci solo tra simili, per ragioni genetiche ma anche di attrezzeria, le risparmio i particolari. Uno stellato può accoppiarsi solo con uno del suo tripondo. Tra i diversi gruppi le amicizie sono rare, viviamo ognuno per contro nostro e ci stiamo anche un po’ sul cazzo, proprio come sulla Terra. Niente apparentamenti e inciuci….
- E fate molti bambini, signor Grof?
- Signorina Grof, prego: siamo ermafroditi intermittenti. Ecco il punto: il nostro pianeta è molto piccolo e per dieci anni non possiamo... sgnafenz, riprodurci, capisce cosa intendo? Potremmo fare venti piccoli al mese, ma non c’è spazio per nuove bocche da sfamare. E niente contraccezione, siamo Yodisti e molto religiosi. Però quando si stabilisce la data delle elezioni, due mesi prima possiamo sgnafenz, trombare e fare tutti i figli che vogliamo. È un periodo fantastico, e comincia oggi.
- Capisco. Quindi adesso lei va a casa e con suo marito…
- Macché marito, noi votiamo in grande libertà, ci accoppiamo quanto e come ci piace….
- Capisco. Siete al tempo stesso tradizionali e trasgressivi, e avete un concetto di maggioranza molto chiaro. Ma mi dica la verità, lei ci tiene a vincere?
- Vincere? Chi se ne frega, adesso sgnafenz per due mesi, se vinco bene, se no mi son divertita/o lo stesso. È dieci anni che aspetto queste elezioni. Da voi terrestri non è così?

Non rispondo, un annuncio avverte che la mia astronave sta per partire. Salgo e mentre la hostess della Cosmo Ryan cerca di vendermi una mietitrebbia, cerco di pensare al sistema Tripondium. Certo, il loro voto è un po’ strano, ma la governabilità è assicurata. Non ci sono i novantotto simboli, e i comizi e la par condicio, le alleanze e i sondaggi. E si risparmiano i soldi delle matite. Ma possiamo dire che la loro democrazia è migliore della nostra?

Il cosmo non mi risponde.

*** Stefano BENNI, 1947, scrittore, poeta, Elezioni, il sistema Tripondium, facebook, 23 gennaio 2018, qui


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