E' come stare in un condominio in cui quelli dell'attico ce l'hanno con quelli del seminterrato perché stendono i calzini che si vedono dalla loro piscina sopraelevata, e "fanno disordine"; quelli dei piani alti sostengono di pagare troppo di ascensore; quelli che hanno case da trecento metri quadri si lamentano e vorrebbero pagare quanto chi vive in cinquanta metri quadri, o meglio ancora niente; all'assemblea per eleggere l'amministratore ci sono candidati che promettono cose assurde, e alcuni peraltro lo hanno già fatto per anni, col risultato di demolire il bilancio, approvare lavori disastrosi che hanno provocato crolli, comprare citofoni cancelli elettrici e autoclavi che non funzionavano, assumere portieri e imprese di pulizia inadatti e inefficienti, e pure pagati in nero, tanto che la Finanza ha multato il condominio, o a volte sono persino scappati con la cassa.
E poi c'è sempre qualcuno che parcheggia davanti al garage degli altri, o che occupa posti non suoi, qualcuno che passeggia con gli zoccoli o sposta mobili alle tre del mattino, qualcuno che organizza feste house fino all'alba, qualcuno che ruba la posta, qualcuno che scolla la carta da parati, fa graffiti col coltello in ascensore o svelle le panchine e rompe i cassonetti, qualcuno che porta i cani a passeggiare ma non pulisce, ma i nemici che tutti odiano e contro cui invocano pene esemplari sono i gattari che lasciano ciotole per i randagi o la vecchietta del mezzanino che non riesce a pagare puntuale o sbaglia la differenziata.
E poi c'è sempre quello che sostiene che il telecomando del cancello può essere intercettato dalla Cia o attirare le scie chimiche e pretende di aprirlo con una manovella.
*** Anna MALLAMO, giornalista, blogger, facebook, 20 febbraio 2018, qui
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