come se alzandomi la notte bruciante di febbre
bevessi l'acqua con le labbra sul rubinetto
ti amo come guardo il pesante sacco della posta
non so che cosa contenga e da chi
pieno di gioia pieno di sospetto agitato
ti amo come se sorvolassi il mare per la prima volta in aereo
ti amo come qualche cosa che si muove in me
quando il crepuscolo scende su Istanbul poco a poco
ti amo come se dicessi Dio sia lodato son vivo.
*** Nâzım HIKMET, 1901-1963, poeta, drammaturgo e scrittore turco naturalizzato polacco, da Lettere dal carcere alla moglie Münevver, Mosca, 1959
Segnalato in 'ilcantodellesirene', 20 maggio 2010, qui
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