Pagine

venerdì 19 gennaio 2018

#SENZA_TAGLI / 'Petaloso' e dintorni (Vera Gheno)

Ancora a distanza di anni luce trovo qualcuno che sente l'assoluta necessità di far sapere al mondo che "petaloso" fa schifo.

Questo mi porta a riflettere sul motivo di tale schifo, ma anche perché le persone debbano esprimere in questo modo così categorico, così sgradevole, la loro opinione. Anzi, non l'opinione, ma il loro sentire: "fa schifo", se non ulteriormente circostanziato da altro, è un grugnito istintivo che, in primis, potrebbe essere ingentilito da una particella magica: MI. "Mi fa schifo", pur continuando a essere una dichiarazione secondo me da motivare, almeno rientra nel novero dell'espressione del proprio sentire. Ma vediamo, nel dettaglio, la questione. Ok, "petaloso" ti fa schifo. Perché?

- "Perché è una brutta parola". Ma chi definisce lo standard delle parole belle? Webete è bello? Spelacchio è bello? "Aggettivazione" è forse una bella parola? Mi sa che la bellezza sia un criterio abbastanza soggettivo. Quindi non è una brutta parola di per sé; magari si potrebbe dire "Io la trovo una brutta parola".

- "Perché è inutile". Per Matteo, che l'ha inventata, non era una parola inutile. E tanto basta per motivarne non l'uso, ché quello non si può forzare, ma la nascita.

- "Abbiamo già abbastanza parole, in italiano". Ma il lessico è in movimento perenne. Per fortuna, ogni giorno nascono parole nuove. Altrimenti vorrebbe dire che la nostra lingua sta morendo. E poi, la creazione di una parola nuova non costringe nessuno a gettare nel dimenticatoio una parola vecchia. Il lessico non è a posti limitati.

- "Potevo inventarla anche io, una parola del genere". Beh, infatti ne avrai inventate un sacco, nel corso della tua esistenza. Il fatto che "petaloso" abbia fatto questo buffo percorso è frutto del caso, anzi, di una serie di concause. Dire che avresti potuto inventarla tu è un po' la reazione che molti hanno davanti alla tela con i tagli di Fontana, o il pissoir di Duchamp. Potevamo inventarle noi, quelle opere d'arte, e invece non ci avevamo pensato.

E poi, l'ultima cosa: ma che davvero abbiamo voglia di scannarci su "petaloso"? Se la parola verrà ritenuta utile, il suo uso si estenderà. Altrimenti rimarrà un tormentone come tante altre invenzioni estemporanee che non sono mai entrate nei dizionari.

Però ecco, prima insultare le persone a caso, perché almeno non fare il piccolissimo sforzo di googlare per capire, al di là delle bufale e dei pregiudizi cognitivi, come siano andate le cose?

Abbiamo tutti la possibilità di informarci. Usiamola. 

*** Vera GHENO, 1975, sociolinguista, autrice di Social-linguistica, Franco Cesati editore, 2017, 'facebook', 14 gennaio 2018, qui


In Mixtura altri contributi di Vera Gheno qui
In Mixtura ark #SenzaTagli qui

Nessun commento:

Posta un commento