Scuola media. Distribuisco parole. Sceglietene una, dico e poi ci raccontiamo come mai proprio quella vi ha colpiti. Fra tante cose belle e alcuni "non so", "a me me l'ha scelta lui", tocca a lui: preadolescenza piena, aria di sfida, maglia del calcio, circondato da amici-branco ridacchianti.
Che parola hai scelto: piccolo.
E come mai?
Viso rosso, occhio illanguidito: Perché mia sorella è piccola ed è... proprio... una cosa bella.
Amici che lo sfottono.
Livelli di tenerezza in me oltre le soglie consentite.
*** Alessandra RACCA, facebook, 19 gennaio 2018, qui
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