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sabato 23 dicembre 2017

#MOSQUITO / Crescita psicologica, come piantare un alberello (Dalai Lama)

È però molto importante essere molto bravi nell'applicare le varie tecniche, e non bisogna adottare un approccio integralista. 
Ad esempio, se siamo troppo presuntuosi, se siamo superbi e arroganti per quello che abbiamo effettivamente raggiunto o per le nostre qualità, l'antidoto consiste nel pensare di più alla sofferenza, ai propri problemi e alla natura insoddisfacente dell'esistenza. Questo aiuterà a ridurre l'orgoglio, e porterà l'individuo a stare con i piedi per terra. Ma se un individuo si sente sopraffatto dalla riflessione sulla natura insoddisfacente dell'esistenza, dalla sofferenza, dal dolore e così via, corre il rischio opposto, quello di scoraggiarsi, di deprimersi e di sentirsi senza speranza. Questo può portare a pensare: «Oh, non so fare niente, non valgo niente». Anche questo estremo è pericoloso. In tali circostanze è importante incoraggiare la propria mente e riflettere su quanto si è raggiunto, sui progressi compiuti fino a quel momento, sulle proprie qualità, e così via, in modo da poter uscire da quello stato d'animo di scoraggiamento. 
Qui bisogna sviluppare un approccio equilibrato e intelligente. È analogo all'atto di piantare un alberello: durante i primi momenti bisogna essere molto abili e delicati perché la piantina non sia danneggiata o dell'eccessiva umidità o dal calore del sole. Quello di cui si ha bisogno è un ambiente equilibrato in cui la pianticella possa crescere in modo sano. In ugual modo, qui si cerca una crescita emotiva e psicologica sana: anche qui è necessario quell'approccio abile e gentile, perché in altro modo si corre il rischio di andare verso uno o l'altro dei due estremi.

*** DALAI LAMA (Tenzin Gyatso), 1935, XIV Dalai Lama, L'arte di essere pazienti, Beat Edizioni, 2011


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