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domenica 26 novembre 2017

#SENZA_TAGLI / Femminicidio, non è un omicidio come un altro (Egidio T. Errico)

Alcuni sostengono che il "femminicidio" non esista: esiste l'omicidio, tanto di una donna, quanto di un uomo, tanto è vero che il codice punisce entrambi allo stesso modo, dunque perché questa discriminazione? Dicono.
In verità, il termine femminicidio, che magari suona pure brutto, non è un termine giuridico, ma un termine significante.
Si intende cioè, con questa espressione, un omicidio mosso contro una donna sempre e solo da parte di un uomo, per lo più il suo uomo, il cui movente è, unicamente, il fatto stesso che si tratta di una donna - e questo suona ancora più brutto del termine che lo designa.
In altre parole, "femminicidio" significa che una donna viene uccisa dal suo uomo per il sol fatto di essere una donna, di essere una donna che non ha altro torto se non quello di "fare la donna". Esistono di conseguenza omicidi di soggetti di sesso femminile che non possono essere considerati dei "femminicidi", anche se sono comunque delle donne ad essere state uccise, e questi sì che possono e devono essere considerati omicidi qualsiasi.
Il "femminicidio" invece è una donna che paga con la vita il fatto di essersi comportata con il suo uomo, semplicemente, come donna.
E' molto raro, mi sembra, che, al contrario, un uomo paghi con la sua vita il fatto di comportarsi con la sua donna come uomo, perché, in questo caso, l'unico "rischio" che un uomo corre è piuttosto quello di ricevere l'amore, e non la morte, da parte della sua donna.
Per questo il "femminicidio" non è un omicidio come un altro.

*** Egidio T. ERRICO, psicoanalista, Femminicidio, non è un omicidio come un altro, 'facebook', 25 novembre 2017, qui



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