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lunedì 26 giugno 2017

#SPILLI / Resuscitato un morto (M. Ferrario)

Il centrosinistra perde la roccaforte storica di Genova e la roccaforte simbolica di Sesto San Giovanni. E consegna al centrodestra Alessandria, Asti, Catanzaro, Como, Cosenza, L'Aquila, La Spezia, Lodi, Monza, Oristano, Piacenza, Pistoia, Rieti, Verona. 
Il centrodestra perde, a favore del centrosinistra, Cuneo, Lecce, Padova, Taranto.

Nei comuni con oltre 15mila abitanti il centrodestra passa da 5 a 15 comuni, il centrosinistra da 14 a 4. 

L'affluenza al ballottaggio è stata del 46%: meno 12 punti rispetto al primo turno. Un dato, questo, che, senza drammatizzare, ha del drammatico, per la qualità della democrazia e la legittimazione politica dei suoi atti.

Dal 2014 il Pd di Matteo Renzi ha costantemente e pervicacemente perso: milioni di elettori lo hanno abbandonato.

Negare che anche questa prova, dopo le precedenti, sia stata un tracollo per il Pd parrebbe impossibile. 
Eppure, Renzi ci riesce. 
Scrive a caldo su 'facebook' (qui):
«I risultati delle amministrative 2017 sono a macchia di leopardo. Come accade quasi sempre per le amministrative. Nel numero totale di sindaci vittoriosi siamo avanti noi del PD, ma poteva andare meglio: il risultato complessivo non è granché. Ci fanno male alcune sconfitte, a cominciare da Genova e l'Aquila ma siamo felici delle affermazioni di Sergio a Padova, di Rinaldo a Taranto, di Carlo a Lecce. Ma più in generale da Ermanno a Cernusco sul Naviglio fino a Francesca a Sciacca, da Marco a Mira fino a Tommaso a Molfetta tutta Italia vede risultati belli e sorprendenti di alcuni dei nostri. 
Menzione speciale per Veneto e Puglia, regioni dove andiamo meglio del previsto. 
Peggio del solito Liguria e Emilia Romagna. 
Luci e ombre in tutte le altre zone.
Questi sono i dati veri. 
Ovviamente i commenti per una settimana saranno i soliti, consueti, apocalittici. Qualcuno dirà che ci voleva la coalizione, ignorando che c'era la coalizione sia dove si è vinto, sia dove si è perso. Qualcuno dirà che questo risultato è un campanello d'allarme, non si capisce per cosa e perché visto che in un comune perdi, in quello accanto vinci. Gente che non ha mai preso un voto commenterà con enfasi dimenticando che i candidati contano più del dibattito nazionale nello scegliere un sindaco. »

Mi sembra ormai evidente che, come accade a tutti i malati di Io ipertrofico, i quali non possono ammettere di essere quel che sono pena il crollo tragico della propria autoimmagine, per qualcuno si pone un caso di vista. O di sordità. 
Essere scollati dalla realtà è grave sempre: per sé stessi. Ma se si è figure pubbliche in perenne 'trip' da potere, è drammatico: per gli altri.

Un fatto, comunque, questo voto ha 'scientificamente' dimostrato: chi si è meritato Renzi, ora si merita Berlusconi.
Perché Berlusconi è tornato. Nel senso che siamo riusciti a resuscitare un morto.
E' incredibile. Ma noi italiani siamo capaci di fare anche questo.

*** Massimo Ferrario, Resuscitato un morto, per Mixtura.


In Mixtura ark #Spilli qui

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