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martedì 23 maggio 2017

#RITAGLI / Web, i pentiti (Evan Williams, Walter Isaacson)

Pensavo che se avessimo dato a tutti la possibilità di esprimersi liberamente e scambiarsi idee e informazioni, il mondo sarebbe diventato automaticamente migliore. Mi sbagliavo. [Perché] Internet finisce per premiare gli estremi. (...) Se è vero che Trump non sarebbe diventato presidente se non fosse stato su Twitter, beh sì, mi spiace. 

*** Evan WILLIAMS, 1972, imprenditore statunitense, creatore di Blogger (nel 1999), fondatore di Twitter (2006) e di Medium (2012), dichiarazione al 'New York Times', riportata da Leonard Barbieri, Il pentito del web, 'Corriere della Sera', 22 maggio 2017, qui

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Oggi nessuno può dire con certezza chi ci sia oltre lo schermo, se un troll o un adolescente macedone che scrive che il Papa ha dato il suo sostegno a Donald Trump. Dobbiamo aggiustare la Rete: dopo 40 anni ha iniziato a corrodere se stessa e noi. [Certo] resta un’invenzione meravigliosa e miracolosa, ma ci sono insetti alle fondamenta e pipistrelli nel campanile. Il Web non è più il luogo dove la comunità si confronta.

*** Walter ISAACSON, 1952, statunitense, presidente e Ad di Aspen Institute, autore della biografia di Steve Jobs, discorso all'Accademia americana delle arti e delle scienze, 2017, citato da Leonard Barbieri, Il pentito del web, 'Corriere della Sera', 22 maggio 2017, qui

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