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giovedì 20 aprile 2017

#MOSQUITO / Umano, nell'uomo (Carlo Maria Martini)

Vorrei gridare ancora una volta che l'uomo è più grande del suo peccato, l'uomo è più dei suoi errori, l'uomo per quanto colpevole rimane uomo. Le sue fragilità, i drammi che lo abitano, le mostruosità che può aver commesso, offuscano, sbiadiscono, ma non cancellano la sua dignità che, anzi, la società è chiamata a ricostruire, a pulire, a educare, a medicare. Dice Gesù: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto per chiamare i giusti ma i peccatori» (cfr. Vangelo secondo Marco 2,17). E se la società ha il dovere della giustizia, essa è mirata a recupe¬rare tutto il possibile dell'umano che c'è in ogni uomo, tutto il bene rimasto in esso. Chi lascia l'uomo nella sua colpevolezza, chi lo scolpisce dentro di essa, non è molto diverso dal colpevole stesso. Auspico che il mondo sintonizzi il suo cuore con quello dello scrivente e che mai avvenga, per questioni di denaro o di semplice disinteresse, che uomini e donne siano abbandonati ai loro errori e alle loro malattie. 

*** Carlo Maria MARTINI, 1927-2012, cardinale e arcivescovo, biblista, Parlate con il cuore, Edizioni Corriere della Sera, 2012


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