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mercoledì 22 marzo 2017

#MOSQUITO / Archetipi, 'le grandi immagini primordiali' (Carl Gustav Jung)

Esistono in ogni singolo, al di fuori delle reminiscenze personali, le grandi immagini “primordiali”, come le ha definite appropriatamente Jakob Burckhardt, ossia le possibilità ereditarie di umana rappresentazione, così com’essa è da tempi immemorabili. Questa ereditarietà, che è un dato di fatto, spiega un fenomeno di per sé singolare: la presenza su tutta la terra, in forme identiche, di determinati elementi e motivi leggendari. Essa spiega inoltre perché i nostri malati di mente possono riprodurre esattamente le stesse immagini e gli stessi costrutti che noi conosciamo attraverso testi antichi. Alcuni esempi di questo tipo sono raccolti nel mio libro Simboli della trasformazione (1912/1952).34 Io non sostengo affatto che le rappresentazioni siano ereditarie: ciò che si eredita è la possibilità di rappresentare, il che costituisce una notevole differenza. (...)

A queste immagini o motivi ho dato il nome di archètipi (talora anche “dominanti”). (...)

Gli archetipi non sono soltanto, a quanto pare, impronte di esperienze tipiche sempre ripetute, ma al tempo stesso si comportano anche empiricamente come forze o tendenze a ripetere le stesse esperienze. Infatti ogni volta che un archetipo appare nel sogno, nella fantasia o nella vita, reca con sé un certo “influsso” o una forza, grazie alla quale agisce “numinosamente”, ossia come forza fascinatrice o come incitamento all’azione. (...)

Le immagini infatti non contengono soltanto le cose più belle e più grandi che l’umanità ha sempre pensato e sentito, ma anche ogni più orrenda infamia e ogni diavoleria di cui gli uomini siano mai stati capaci. Grazie alla loro specifica energia (esse si comportano infatti come centri autonomi, carichi di potenza), esercitano un effetto fascinatore e possessivo sulla coscienza e possono perciò alterare considerevolmente il soggetto.

*** Carl Gustav JUNG, 1875-1961, medico e psicoanalista svizzero, fondatore della psicologia analitica, Psicologia dell'inconscio, V edizione, 1943, in Due testi di psicologia dell'inconscio, in Opere 7, da L'inconscio personale e l'inconscio sovrapersonale o collettivo, capitolo 5, Bollati Boringhieri (edizione digitale 2015)
https://it.wikipedia.org/wiki/Carl_Gustav_Jung


In Mixtura una sessantina di controbuti di Carl Gustav Jung qui

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