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giovedì 16 febbraio 2017

#SGUARDI POIETICI / Le grucce (Bertolt Brecht)

Per sett’anni non mi riuscì un passo.
Quando fui dal gran medico, lui 
m’ha chiesto: «perché queste grucce?» 
E io: «sono storpio», gli ho detto. 

E lui: «non c’è da stupirsi.
Fa’ una prova, per cortesia! 
Son questi arnesi, a storpiarti. 
Va’, cadi, striscia a quattro zampe». 

Ridendo come un mostro le mie belle grucce mi prese,
sulla schiena me le spezzò, 
ridendo le scagliò nel fuoco. 

Come sia, son guarito: cammino. 
Una risata m’ha guarito.
 Solo, a volte, se vedo stampelle, 
per qualche ora cammino un po’ peggio. 

*** Bertolt BRECHT, 1898-1956, scrittore drammaturgo e poeta tedesco, Le grucce, traduzione di Ruth Leiser e Franco Fortini, da Poesie 1938-1941, in Bertolt Brecht, Poesie, 1962, Einaudi, Torino, 1992.

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