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martedì 14 febbraio 2017

#LINK / Trump, l'Italia da sola si inchina (Furio Colombo)

Segnalo un fatto curioso che resterà, nel suo piccolo, nella storia del giornalismo. Il più importante giornale americano (non il solo, ma alla testa di una accanita opposizione) “apre” la prima pagina con il titolo ‘Preservare la santità dei fatti veri’. Il testo è l’esortazione a colleghi e concittadini “a preservare la santità dei fatti contro il dilagare come una infezione della falsità e dei ‘fatti alternativi’ dalla Casa Bianca di Trump (…) La velocità di Trump taglia la strada ai fatti veri, e questa è la minaccia dei nostri giorni (…) Certe volte mi chiedo quando sarà il momento di Trump per l’incendio del Reichstag” (Roger Cohen, New York Times, 11.02.2017). Roger Cohen è tra le grandi firme del giornale (dopo esserlo stato per il Wall Street Journal).

Nello stesso giorno il più importante giornale italiano (Il Corriere della Sera) apre la prima pagina con un articolo che, nella tradizione giornalistica locale, è “editoriale” ovvero pensiero del giornale, dal titolo ‘Il consenso dei leader alieni’ di Pierluigi Battista. Se il titolo è incomprensibile, l’articolo è chiaro: “Donald Trump e Silvio Berlusconi sono diversissimi tra loro e solo la nostra superficialità pigra è incapace di coglierne le indifferenze. Ma è identico, nel corso degli anni, il muro di incomprensione che impedisce alle élite, a chi fa opinione, a chi si ritiene membro di diritto e per nascita della parte giusta della storia, a chi è offuscato da una invincibile repulsione per i nababbi alieni che sanno conquistare l’immaginario del popolo becero, di capire che cosa vogliono da loro gli elettori che li hanno votati e continueranno a votarli” (… Le élite, ndr) proprio non riescono a capire quale è il rapporto di identificazione emotiva tra questi “alieni” e il popolo che si entusiasma di loro.

Il fatto giornalistico da notare è questo. Non un solo giornale del livello del Corriere pubblicherebbe oggi, in Usa, un simile articolo (parlo degli argomenti, non della scrittura) dopo che Trump ha dichiarato pericolosi criminali interi popoli con cui l’America non è in guerra (ma se mai in debito di soccorso) e li ha privati dei loro diritti mentre erano in viaggio, chiudendoli negli aeroporti, come se ci fosse stata una emergenza che non c’era (uno dei famosi “fatti alternativi” teorizzati dai collaboratori di Trump) e li ha trattenuti illegalmente fino a quando giudici federali (di nomina repubblicana) li hanno liberati e poi hanno dichiarato illegale l’intera operazione. (...)

*** Furio COLOMBO, giornalista, saggista, già parlamentare, L'Italia da sola si inchina a Trump, 'ilfattoquotidiano.it', 12 febbraio 2017

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