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domenica 19 febbraio 2017

#LINK / Ipocrita, perché ci disturba (Oliver Burkeman)

A nessuno piacciono le persone ipocrite, ma a pensarci bene, è strano che le disprezziamo tanto. Certo, non è corretto predicare bene e razzolare male, ma almeno predichiamo. Se continuo a parlare dell’importanza di allevamenti meno intensivi e meno crudeli, sto trasmettendo un messaggio giusto, anche se il sabato potreste beccarmi mentre addento un hamburger di dubbia provenienza comprato da un furgone in un vicolo. È sempre meglio di niente, no? Be’, no.

Sia la ricerca sia l’esperienza ci dicono che è peggio di niente: odiamo gli ipocriti più delle persone che si comportano apertamente male. Di recente ne abbiamo avuto una deprimente riprova, tra le altre cose, anche in politica: se non puoi essere di un’onestà specchiata – e chi può esserlo? – forse fai meglio a comportarti direttamente come un mostro.

Perché mai proviamo questa particolare ostilità per l’ipocrisia? Potremmo dire che le persone ipocrite mancano di autodisciplina, e che questo è un difetto morale, ma non mi sembra una spiegazione sufficiente. Il mese scorso, la psicologa Jillian Jordan e i suoi colleghi di Yale ne hanno trovata una migliore: odiamo gli ipocriti perché sono colpevoli di lanciare “falsi segnali”. (...)

*** Oliver BURKEMAN, giornalista e saggista britannico, L’ipocrita ci disturba perché lancia falsi segnali virtuosi, 'internazionale.it', 14 febbraio 2017

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