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martedì 31 gennaio 2017

#SPILLI / Codici etici, Pd e non solo (M. Ferrario)

«Le donne e gli uomini del Partito Democratico ispirano il proprio stile politico all'onestà e alla sobrietà. Mantengono con i cittadini un rapporto corretto, senza limitarsi alle scadenze elettorali. Non abusano della loro autorità o carica istituzionale per trarne privilegi; rifiutano una gestione oligarchica o clientelare del potere, logiche di scambio o pressioni indebite». 
Codice Etico Etico del Partito Democratico, articolo 2, comma 5, approvato dall'Assemblea Costituente il 16 febbraio 2008 (qui)

Probabilmente, leggendo le righe sopra trascritte, vi capiterà di mettere in atto due comportamenti:
(a) - il primo consisterà in una risata, forse sconveniente ma senz'altro grassa e sincera, pensando alla quotidianità che quotidianamente si incarica di smentire e insultare simili affermazioni, nel silenzio e nell'indifferenza di tutti; e
(b) - il secondo si esprimerà in un rassegnato scuotimento di testa, accompagnato da qualche atteggiamento di superiorità e commiserazione verso chi ancora, nei partiti e fuori, ma pure nelle aziende, crede ai codici etici, lasciandosi infinocchiare dalla retorica dei buoni comportamenti soltanto proclamati.

Siamo ovviamente liberi di reagire come riteniamo più utile.
Ma, se posso permettermi, prima di dire che i codici etici non servono, rifletterei su una banalità: niente serve se non viene fatto servire.
Nessuna legge, e meno ancora un codice etico che non ha la forza di una legge (ma per chi lo sottoscrive, la forza 'teorica' che dovrebbe spingere all'osservanza c'è tutta), risolve magicamente la corruzione.
Perché la corruzione dipende da noi uomini, non da un codice etico.
Ed è evidente che se il codice etico, magari pure con la copertina arabescata dall'ultimo grafico alla moda, rimane chiuso e nascosto in un cassetto, perché nessuno lo fa rispettare, non serve.
Il punto, allora, è che non interviene chi dovrebbe intervenire: sputtanando così, lui per primo, uno strumento che, appunto in quanto strumento, agisce solo se viene fatto agire.
Banale. Eppure.

Beninteso, vale per tutti: partiti e aziende. 
In questo caso vale per il Pd: che forse, ormai, ne ha più bisogno di altri.
E anche questo dice a che punto di degrado è arrivata un'organizzazione partitica che un tempo si gloriava della sua 'diversità'.

E non ci si consoli, dentro e fuori il Pd, usando il proverbio della nonna, che evoca il 'mal comune' con quel che segue.
Perché quel che segue non è mezzo gaudio, ma un male moltiplicato.
Che sta distruggendo tutto e tutti.

*** Massimo Ferrario, Codici etici, Pd e non solo, 2016-2017, per Mixtura


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