Quando cercano una guida, gli uomini suscitano pena e disprezzo. Rinunciano a condursi da soli, e si condannano alla schiavitù. In questo sta il potere del comandante, in questo risiede la loro fragilità. Senza di essa nessuno potrebbe governarli. Di lei si ciba la fiducia del nemico, che a sua volta spera in un altro comandante, candidandosi perciò ala sconfitta. Le guerre sono sempre un congresso di disperati.
*** Simone PEROTTI, 1965, scrittore, Rais, Frassinelli, 2016.
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