Il dialogo riporta una conversazione che ho avuto qualche mese fa con il responsabile di una Azienda per il Turismo sul tema della competitività, in occasione della preparazione di un convegno in Provincia di Trento.
Il tema può interessare non solo chi si occupa di turismo ma tutti coloro che si occupano di imprenditorialità.
- Caro ***, nel materiale informativo di questo convegno ho letto più volte una parola che non mi piace ed è "competizione/competitività". Gli studi strategici sulle imprese (e sui territori se parliamo di turismo) ci dicono che la parola competizione porta alla lunga alla distruzione dell'impresa, perché porta a fare sempre le stesse cose, solo leggermente diverse e con margini sempre più ridotti. Se, invece, con competizione si intende "inventare cose nuove e uniche" e quindi non avere praticamente competitors va benissimo, però è strano, o meglio è pericoloso chiamare con la stessa parola cose tanto diverse. Ostinarsi a competere, quando si deve cambiare il mondo, porta a quella grande confusione collettiva che si chiama crisi. Che ne pensi? (...)
*** Stefano POLLINI, consulente e formatore, Dialogo sulla competitività, 'linkedin.com/pulse', 14 dicembre 2016
LINK articolo integrale qui
In Mixtura altri 5 contributi di Stefano Pollini qui
Nessun commento:
Posta un commento