L'estroverso (...) non si sofferma su nulla e finisce col sorvolare sulla realtà in una specie di ebbrezza, senza più vedere né rendersi conto delle cose, utilizzandole soltanto come stimolanti. Tale capacità, se da un lato ha il vantaggio di risolvere le situazioni più difficili (“Tu sei perduto se credi al pericolo.” Nietzsche), ha nello stesso tempo un grande inconveniente, perché finisce per concludersi con una catastrofe, portando spesso a un caos pressoché inestricabile.
*** Carl Gustav JUNG, 1875-1961, medico, psichiatra e psicoanalista, antropologo svizzero, Tipi psicologici, 1921, Bollati Boringhieri, 2011. Anche in 'aforsimario', aforismario, qui
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