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mercoledì 24 agosto 2016

#SPILLI / Ventotene, quel che conta è il 'markètting' (M. Ferrario)

Una squadra di 31 persone Rai (31!) per curare riprese e foto, con la luce giusta, dell'evento markettaro sulla portaerei Garibaldi al largo di Ventotene. 

Anche in quest'occasione, superato il maestro B. 
In peggio, ovviamente. 

Ma è lo storytelling, bellezza: retorica e fuffa, in questo caso nel nome di Altiero Spinelli. 

Un'abitudine perversa ormai allegramente esibita: strumentalizzare i morti per fare 'selfie' ai vivi. 

Miserevolezza di una politica cialtrona.

*** Massimo Ferrario, Ventotene, 'facebook', 24 agosto 2016, qui

--> Post Scriptum
Tra l'altro, il 'marketting' è riservato all'Italia. Perché con la stampa straniera la figuraccia non poteva essere peggiore. 
Ma si sa, come per B., chissenefrega della stampa estera... 
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“Sequestrati” per 17 ore, “rinchiusi” nell'hangar della nave trasformata per l'occasione in sala stampa, e soprattutto, senza connessione con la rete. Un incubo per gli inviati che non sono riusciti a spedire video e filmati o a realizzare le dirette programmate.
Quando, alle due di notte e trenta di notte la nave ha finalmente attraccato al molo Pisacane di Napoli, in molti hanno gridato allo “scandalo”. 
“Molti di noi non hanno potuto spedire nulla di ciò che era stato realizzato, la banda a disposizione, circa 4 megabyte, è stata utilizzata e monopolizzata dalla Rai per le sue dirette”, ha tuonato la giornalista tedesca Constanze Reuscher che non ha resistito alla tentazione di spedire in rete un articolo al veleno pubblicato dal suo giornale Die Welt, contro un'organizzazione che avrebbe sottratto ai protagonisti della comunicazione la possibilità di comunicare. 
“Ci siamo sentiti comparse di un evento di cui non abbiamo vissuto quasi nulla”, aggiunge. 
Gli fanno eco alcuni colleghi di altre testate estere: “Non abbiamo potuto avvertire le nostre redazioni di che cosa stava avvenendo e di dove eravamo finiti”. 
(Valentina Renzopaoli, 'affaritaliani.it', 23 agosto 2016 qui)
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