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sabato 27 agosto 2016

#QUARTAdiCOPERTINA / "Assassinio senza volto", di Henning Mankell

Henning MANKELL, "Assassinio senza volto"
traduzione di Giorgio Puleo
1991, Marsilio, 2010
pagine 368, € 12,50, ebook 7,99

Testo di presentazione dell'Editore - Citazioni scelte da Mixtura

La prima inchiesta del commissario Wallander. Sulle tracce di un assassino che colpisce con inaudita violenza, il commissario Kurt Wallander deve fare i conti anche con chi ha deciso di farsi giustizia da sé.
Una fredda giornata di gennaio poco prima dell’alba, in un paese del sud della Svezia, un contadino scopre che i suoi vicini, una coppia di vecchi contadini come lui, sono stati assaliti e picchiati barbaramente. Basta una fuga di notizie e comincia la caccia all'uomo. I cittadini non si fidano della polizia, preferiscono organizzare da sé la loro sicurezza e la loro vendetta: Kurt Wallander deve ora arginare la loro determinazione a farsi giustizia da soli, ma scoprirà presto che la vittima barbaramente trucidata conduceva in realtà una doppia vita...
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Ogni volta che Wallander era costretto a dare la notizia di una morte provava la stessa sensazione di irrealtà. Informare delle persone sconosciute che un bambino o un parente erano mancati improvvisamente, e riuscire a farlo con dignità, gli era sempre sembrato un compito ingrato e impossibile. (Henning Mankell, "Assassinio senza volto", Marsilio, 2010)

«Perché la tenevano?» si chiese Wallander ad alta voce. 
«Per un vecchio contadino, una stalla vuota è come una sala dell’obitorio» rispose Nyström. «Un animale fa sempre compagnia e aiuta a fare passare il tempo.» (Henning Mankell, "Assassinio senza volto", Marsilio, 2010)

«Lo sapevi che statisticamente la percentuale di poliziotti vittime di cancro allo stomaco è molto più alta della media?» chiese. 
«No. Non lo sapevo.» 
«E sembra che sia dovuto all’enorme quantità di caffè che ingurgitiamo ogni giorno.» 
«Ed è grazie alle tazze di caffè che riusciamo a tirare avanti e fare il nostro lavoro.» 
«Come adesso?» (Henning Mankell, "Assassinio senza volto", Marsilio, 2010)

Sin dall’inizio della sua carriera, Wallander aveva adottato il principio di fare le cose da solo. Lo considerava parte del suo lavoro. Era un concetto che si era formato durante l’adolescenza. Solo i ricchi e quelli che si consideravano superiori usavano dei tirapiedi per sbrigare le proprie faccende. Per Kurt Wallander, non consultare un elenco telefonico e non alzare il ricevitore da soli erano forme di pigrizia e indolenza inammissibili… (Henning Mankell, "Assassinio senza volto", Marsilio, 2010)

«Il concetto di giustizia non significa solo che le persone che commettono reati vengano condannate. Significa anche non arrendersi mai.» Rydberg si alzò a fatica, andò nel soggiorno e tornò con una bottiglia di cognac e due bicchieri. Mentre li riempiva, Wallander notò che la mano gli tremava. «Ci saranno sempre dei vecchi poliziotti che muoiono assillati da un crimine irrisolto» disse Rydberg. «Io sarò uno di quelli.» (Henning Mankell, "Assassinio senza volto", Marsilio, 2010)
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