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domenica 3 luglio 2016

#SENZA_TAGLI / Statue greche, perché con un pene piccolo (Huffington Post)

Gli scultori dell'antica Grecia preferivano adornare le statue maschili con un pene piuttosto piccolo non certo per pudore o per paura di imbarazzare chi avrebbe ammirato l'opera d'arte. La ragione delle scarse dimensioni è molto più seria e si riferisce all'immagine simbolica dei giovani guerrieri: un pene grande poteva significare uno scarso controllo degli impulsi e l'incapacità di agire con moderazione.

"I greci associavano il pene piccolo e non eretto alla moderazione, una delle virtù principali del loro ideale di mascolinità", spiega al sito Quartz il professore di antichità classiche Andrew Lear, docente ad Harvard, Columbia e New York University e ora specializzato in storia dell'omosessualità.

"C'è un contrasto tra i genitali minuscoli senza erezione degli uomini ideali (eroi, dèi, atleti e così via) e il pene eretto e grosso dei Satiri (esseri mitici mezzi uomini e mezzi capra, ubriaconi e dediti alla lussuria selvaggia) e altri tipi di uomini non ideali. Le statue degli uomini molto anziani e decrepiti presentano spesso peni grandi".

Quartz cita un'altra esperta dell'antica Grecia che corrobora la teoria: "L'uomo ideale in Grecia era razionale, autorevole e intellettuale", ha scritto la storica Ellen Oredsson. "Poteva certamente fare molto sesso, ma questo non era collegato alla grandezza del suo pene. Le sue piccole dimensioni, invece, gli consentivano di rimanere freddo e razionale".

*** redazione L'Huffington Post, Ecco perché le statue greche hanno il pene piccolo. La ragione è più seria di quanto possa sembrare, 28 maggio 2016, qui

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