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sabato 11 giugno 2016

#LINK / Cambiare, con etica (Umberto Santucci)

Si parla sempre tanto di cambiamento, invocandolo come toccasana per rimettere in piedi persone, situazioni, organizzazioni, società, stati.

Per il problem solver è proprio il processo di soluzione che implica il cambiamento, poiché se non si cambia, si tiene in vita il problema e non si arriva alla soluzione.

Tuttavia la soluzione è valida se a monte è definito correttamente il problema, se si è individuata la vera criticità su cui intervenire, se si sperimenta la soluzione su scala ridotta e la si mette a sistema solo se ha funzionato, modificandola se non funziona. Per esempio, se c’è malcontento in un reparto a causa di un dirigente inadeguato, il problema è il dirigente. Se come soluzione si fanno fare corsi di team building ai dipendenti, non si risolve il problema.

Il cambiamento è auspicabile se rappresenta un miglioramento rispetto a ciò che si vuole cambiare. Non ha un valore assoluto, ma relativo. Fare, cambiare, essere veloci, evitare ripensamenti e discussioni, può essere valido se si deve uscire da un’emergenza. Se invece si devono prendere decisioni strategiche a medio e lungo termine è meglio procedere con più cautela, adottando soluzioni progressive, verificabili e modificabili.

*** Umberto SANTUCCI, consulente e formatore, Cambiare con etica, 'caosmanagement', n. 106, maggio 2016

LINK articolo integrale qui

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