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venerdì 8 aprile 2016

#SPILLI / Leggere, pensare (M. Ferrario)


Sì. 
Ma.
Dipende da cosa legge, quel bambino. Da piccolo. E poi, soprattutto, da grande.
Perché, sempre più, ciò che si legge da adulti mi pare serva soprattutto a non pensare. 
E non mi riferisco a libri che offrano sani momenti di pausa e di divertimento: ma a libri che hanno l'insulsaggine incorporata per meglio promuovere, con intenzione o senza, un gregge di idioti. Nel significato etimologico del greco idiṓtēs: ‘individuo privato, senza cariche pubbliche’. 
Cioè: un individuo che si lascia esistere preoccupato solo del proprio se stesso e incurante degli altri se non quando li fa diventare strumenti del proprio affermarsi.

Da tipi così siamo circondati.
I libri possono aiutare a diffondere valori diversi.
Se però impariamo a sceglierli. 
Forse, ancor prima, fin da piccoli, se impariamo a scegliere i valori. 
E poi, i libri.

*** Massimo Ferrario, Leggere, pensare, per Mixtura

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