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martedì 29 marzo 2016

#ARTE / Migranti (Bruno Catalano)

Bruno CATALANO, 1960
artista francese

(...) Nato nel 1960 nel sud della Francia, Catalano ha vissuto fino a 12 anni in Marocco e ha poi fatto il marinaio. Tornato in Francia a 30 anni ha cominciato a lavorare come scultore. Oggi vive a Marsiglia ed ha un'assistente eccezionale, la figlia Emilie.

Ogni scultura - prima della colatura del bronzo, viene modellata in argilla, e Catalano impiega dai 15 ai 20 giorni per realizzarla. 
Ogni pezzo è portatore di un vuoto, una mancanza, una frammentazione non risolvibile. La sua riflessione si concentra tutta sul tema del viaggio, della migrazione. Nessun arrivo, nessuna partenza può dirsi realmente completa. Il viaggio dei migranti è sempre doloroso e Catalano lo 'fotografa' nel suo svolgersi. Corpi in tensione, internamente lacerati. Uno spazio bucato che lascia intravedere scorci e prospettive, strade percorribili e vicoli ciechi. Ma in fondo c'è un'armonia che resiste, un desiderio di bellezza e di scoperta che rappresenta forse l'intima natura dell'essere umano, il desiderio stesso del viaggio. (...)
(da Lorenzo Mazza, La tensione dei corpi in viaggio di Bruno Catalano, artsblog, 28 novembre 2013, qui

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