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lunedì 1 febbraio 2016

#SPILLI / E si dicono cristiani (M. Ferrario)


Concordo. Non basta una legge per trasformare una cosa sbagliata in una cosa giusta.
Ad esempio, non basta che passi la cosiddetta riforma costituzionale per farmi dire che lo stravolgimento operato dal governo, col concorso del Parlamento succube, è una cosa buona e giusta.

La ragione è semplice: non esiste la Verità, esistono le opinioni. E le opinioni, guarda caso, sono opinabili. Si contrastano, o si supportano, con argomenti. Più o meno validi: secondo logica, principi, valori. 
Forse la logica è meno 'strattonabile', ma principi e valori sono soggettivi. E quindi ciò che per me è giusto, per l'altro può non esserlo.

Ma in tema di diritti civili mi pare che l'opinabilità dovrebbe tendere a zero. E le scelte sono facili. Si possono difendere, oppure contrastare. Si possono estendere, oppure limitare. 
Possiamo decidere di includere, oppure di escludere.
Allargare i diritti a chi ora non li ha non vuol dire obbligare tutti a esercitarli. Vuol dire semplicemente che il titolare di 'nuovi' diritti, se li vuole esercitare, li esercita. E il titolare di 'vecchi' diritti, se non condivide i 'nuovi' diritti, continua ad esercitare i suoi 'vecchi'.

Così è stato per divorzio e aborto. Nessuno, ovviamente, ha mai obbligato nessuno a divorziare o ad abortire. Ma con l'introduzione di questi diritti specifici, chi ha voluto (e vuole) divorziare o abortire, ha divorziato o abortito. E continua a farlo. Ed è così che accade che chi combatteva con la violenza del crociato l'introduzione di questi diritti, evocando il Diavolo e paventando l'Apocalisse, da tempo divorzia e abortisce. Salvo poi partecipare all'ennesimo Family Day per difendere la famiglia tradizionale e i valori 'naturali' e 'divini' che la sostengono.

Mi chiedo che differenza ci sia con la legge sulle unioni civili. 

Nessuno sarà costretto a diventare gay né a unirsi civilmente con altri. Ma chi vorrà, potrà.
Come quando si sono estesi i diritti ai neri: ai bianchi non è stato tolto nulla. Dare non è sottrarre. Forse i cristiani dovrebbero saperlo.
Mi sembra un ragionamento di una semplicità estrema. Oltre che banalmente 'umano'.
Con un bambino non dovremmo spendere neppure un minuto per spiegare cose tanto ovvie.
Invece ci sono adulti che approvano giubilanti il giubileo della misericordia e poi si dimostrano tanto poco misericordiosi da imporre ad altri la loro volontà prevaricatrice in base ad una loro personale e faziosa visione del mondo spacciata per unica, sola, sicura Visione Giusta. 
Di Dio, per giunta.

*** Massimo Ferrario, E si dicono cristiani, 'facebook', 31 gennaio 2016, qui

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