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giovedì 24 dicembre 2015

#RITAGLI / Immigrazione, tanto 'rumore' (Valeria Brigida)

(...) Nel Terzo Rapporto “Notizie di Confine”, Carta di Roma e l’Osservatorio europeo sulla sicurezza analizzano proprio questo: la reazione dei media italiani di fronte ai fenomeni migratori nel 2015. Dal rapporto emerge che le notizie sull’immigrazione sono state raccontate sulla carta stampata italiana per il 47% dei casi in tono allarmistico, mentre per il 26% in tono rassicurante e per il 27% neutrale. E se Il Giornale è in testa alle classifiche per la creazione di allarmismo (59,4%), non sono da meno Avvenire (46,7%), Corriere della Sera (43,8%) e La Repubblica (40,6%).

Giovanni Maria Bellu, presidente dell’Associazione Carta di Roma sostiene che “mai come in questo 2015 in Italia si è parlato tanto di immigrazione. I dati numerici sono impressionanti: dicono che i titoli di prima pagina che i grandi quotidiani italiani hanno dedicato al tema sono aumentati dal 70 al 180 per cento e che nei notiziari televisivi i servizi sono quadruplicati”. Numeri “impressionanti”, quindi, dati sia dalla crescita esponenziale degli arrivi di rifugiati in Europa, sia dalla conseguente agenda politica.

Ed è quanto confermano anche le stime dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) e dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim), secondo le quali “persecuzioni, conflitti e povertà hanno costretto la cifra record di un milione di persone a fuggire in Europa nel 2015”. Di cui, 972.500 persone circa attraverso il Mar Mediterraneo e oltre 34.000 attraverso le frontiere terrestri fra Turchia e Bulgaria e Turchia e Grecia. Numeri di persone costrette alla fuga da guerre e conflitti che non si registravano in Europa occidentale e centrale dal 1990, durante i conflitti nell’ex Jugoslavia.

Ma al pubblico italiano cosa arriva di tutto questo “rumore” politico e giornalistico? Secondo il sondaggio “The Ignorance Index”, condotto in 14 diversi Paesi, il pubblico italiano nel 2014 risultava tra il più disinformato in tema di migrazioni. Per esempio, secondo la percezione degli italiani gli immigrati residenti in Italia sarebbero pari al 30% della popolazione, mentre in realtà nel 2014 erano appena il 7% (8,3% al 1° Gennaio 2015). La responsabilità di questa scarsa conoscenza del fenomeno migratorio sarebbe principalmente imputabile al giornalismo che, secondo Bellu, è un intreccio fatto di “pazienza, lavoro, competenza, accuratezza”. E rispetto. Rispetto delle regole deontologiche della Carta di Roma (ora ci sono anche le linee guida) e della cittadinanza che ha il diritto di conoscere la realtà e di formarsi un’opinione.

*** Valeria BRIGIDA, giornalista, Immigrazione, tanto ‘rumore’ giornalistico e poca informazione, blog 'ilfattoquotidiano.it', 23 dicembre 2015

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