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martedì 24 novembre 2015

#RITAGLI / Lavoro, accettare e partire? (Julio Gonzalez)

Il dramma di accettare o no un lavoro all'estero. 
Ricercando la compatibilità fra carriera, famiglia, skills, opportunità, problemi, difficoltà

Paolo era un Product Manager che lavorava in una società multinazionale di beni di largo consumo. Aveva recentemente compiuto 32 anni e da 4  lavorava presso questa società. Era single. Il capo lo aveva chiamato nel suo ufficio per presentargli l‘opportunità di fare un’esperienza all’estero presso la loro consociata nel Nord Europa. Paolo sarebbe dovuto rimanere in quella unità da due a tre anni. La sua missione consisteva nell’aiutare ad organizzare il gruppo di marketing del nuovo ufficio nordico. Alla fine di questo periodo, e di un suo eventuale rientro in Italia, Paolo avrebbe potuto prendere una posizione più completa con uno scatto di carriera.

La posizione all’estero aveva una maggiore complessità, però dal punto di vista organizzativo non rappresentava un avanzamento. 
Paolo aveva sentimenti contrapposti nei confronti di questa offerta. (...)

*** Julio GONZALEZ, manager internazionale, Accettare e partire?, CoachingZone, 9 novembre 2015

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