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sabato 14 novembre 2015

#RITAGLI / Francia, terrore Jihad (Marek Halter)

Parigi, 128 morti, 250 feriti. La Francia e tutto il mondo sotto shock per gli attentati della notte del 13 novembre 2015

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[D: Riesce a capire che cosa sta succedendo?]
È una nuova guerra, l'ho scritto appena due settimane fa sul 'Journal de Dimanche'. Il mondo sta cambiando. E cambia la forma della guerra. Nel '39 si mandavano aerei e carri armati, oggi ci sono persone pronte a morire pur di uccidere in nome di Dio. E opporvisi è difficilissimo".

[D: Che succederà adesso?]
Ho una paura, che è quasi una certezza: quello che sta succedendo aiuterà la destra estrema, alle prossime elezioni guadagnerà milioni di voti. La chiamano già la guerra con l'islam. E stanno lanciando la guerra contro i rifugiati, perché i figli di quelli che scappano da Iraq e Siria vengono in Francia per uccidere. È la democrazia a essere in pericolo. La gente ha paura, e apre agli estremismi. Non è impossibile che domani ci siano attacchi contro i musulmani in Francia, o attentati alle moschee.

[D: Come si può evitare che questa profezia di sventura si realizzi?]
Per la gente semplice siamo già in una guerra di religione. Ed è difficile trovare una via d'uscita. Già tempo fa ho chiesto ai musulmani di Francia di mobilitarsi per dire che sono solidali con le vittime degli attentati e prendere le distanze dai jihadisti, altrimenti la popolazione francese penserà che sono complici o conniventi. Il pericolo è una guerra di religione. Non possiamo spiegare alla maggioranza della gente che reagire è sbagliato. I nostri vicini sono musulmani, in Francia sono sette milioni, io mi raccomando con loro, perché si muovano a protestare contro questi assassini. E la gran parte della comunità è d'accordo. (...)

[D: Come si può reagire?]
È difficile fare qualsiasi cosa. Se ci fosse stato da affrontare un esercito regolare, in una guerra tradizionale, un paese da sessanta milioni di abitanti avrebbe reagito adeguatamente. Ma così? Non possiamo certo schierare cento poliziotti per ogni stazione della metropolitana. E una risposta politica non c'è. (...)

[D: E adesso, le possibili conseguenze politiche sono inquietanti]
Vincerà Martine Le Pen. E in realtà bisogna darle ragione, quando dice che gli islamici non sono buoni francesi: non sono pronti a morire per la democrazia, ma per Allah sì. (...)

*** Marek HALTER, 1936, scrittore, filosofo francese di origine polacca, filosofo, intervistato da Giampaolo Cadalanu, Halter: "Questa è una guerra globale. Ora la democrazia è in pericolo", 'la Repubblica', 
https://it.wikipedia.org/wiki/Marek_Halter

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