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sabato 24 ottobre 2015

#SGUARDI POIETICI / Non mi vestite di nero (Adriana Zarri)

Non mi vestite di nero:
è triste e funebre.
Non mi vestite di bianco:
è superbo e retorico.
Vestitemi
a fiori gialli e rossi
e con ali di uccelli.
E tu, Signore, guarda le mie mani.
Forse c’è una corona.
Forse
ci hanno messo una croce.
Hanno sbagliato.
In mano ho foglie verdi
e sulla croce,
la tua resurrezione.
E, sulla tomba,
non mi mettete marmo freddo
con sopra le solite bugie
che consolano i vivi. 
Lasciate solo la terra
che scriva, a primavera,
un’epigrafe d’erba.
E dirà
che ho vissuto,
che attendo.
E scriverà il mio nome e il tuo,
uniti come due bocche di papaveri.


*** Adriana ZARRI, 1919-2010, teologa, giornalista, scrittrice, Non mi vestite di nero, in ‘La recherche’, 20 novembre 2010,  proposta da Loredana Savelli, qui.

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