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giovedì 3 settembre 2015

#RITAGLI / Senato, da Camera alta a camerino (Michele Ainis)

(...) [D: ...lei ha definito il nuovo Senato un “camerino”].
Quando ho fatto parte della commissione Letta, quella dei 35 saggi, ero favorevole al passaggio al monocameralismo. Ipotesi a mio avviso ampiamente preferibile all’attuale pasticcio. Perché, come le persone, anche gli organi costituzionali hanno diritto alla dignità. Qui il rischio è che il Senato abbia una funzione secondaria, avendo così una Camera e un “camerino”. Una volta stabilito che la fiducia al governo la dà solo Montecitorio, che ci sta a fare il Senato? Se la soluzione individuata è che il Senato diventi un organo di raccordo con le istituzioni territoriali, mi devono spiegare che ci stanno a fare i senatori nominati dal Presidente della Repubblica per meriti culturali. Si potrebbe fare della seconda camera un organo di garanzia, cioè un vero contropotere.

[D: È esattamente quello che non si vuole fare].
La scelta è stata di collegarlo agli enti territoriali, nel modo peggiore. Facendo eleggere i nuovi senatori dai consiglieri regionali, cioè da politici di serie B. La soluzione “Senato delle garanzie” prevede l’attribuzione di poteri d’inchiesta, di nomina delle autorità indipendenti, dei giudici costituzionali, la possibilità di fare audizioni pubbliche come negli Usa. A quel punto però ci vorrebbe l’elezione diretta. L’esigenza da cui si è partiti è giusta: modificare un sistema unico al mondo, in cui due camere danno la fiducia.

[D: Ma lei ha giustamente ricordato quante leggi di Berlusconi sarebbero passate, senza il pollice verso del Senato…]
Infatti io sarei favorevole al monocameralismo, che però presuppone un sistema di rafforzamento delle garanzie: dalla presidenza della Repubblica al sistema elettorale proporzionale. Con l’attuale riforma, i governi saranno più stabili, ma la governabilità non può esistere a discapito della rappresentatività e delle garanzie democratiche.

*** Michele AINIS, costituzionalista e saggista, intervistato da Silvia Truzzi, "Da Camera alta a camerino: il senato sarà senza dignità", 'Il Fatto Quotidiano, 1 settembre 2015

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