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venerdì 24 luglio 2015

#FURTI_PREGIATI / L'Europa cadde (Luca Padovano)

L’Europa cadde in una sera di luglio, tra una puntata di Masterchef e le selezioni del Grande Fratello.

L’Europa cadde alla ennesima intervista del noto stitico economista, che pur smentendo l’intervista precedente, confermò con grafici e tabelle che la tua vita non vale proprio niente.

L’Europa cadde quando a decidere, non dico lo statista, quello che pensa alla futura generazione, nemmeno il politico, quello che ha in testa la prossima elezione, ma proprio il nulla berciante, tipo pubblicità dell’ultimo deodorante.

L’Europa cadde quando italiani pizza e mandolino, greci fannulloni, tedeschi crucchi e un po’ nazisti. E i danesi, boh, credo di non averli mai nemmeno visti.

L’Europa cadde nel puzzo di vendetta, quando fu chiaro che dietro ai conti, ai piani strategici, al rigore dirigista, c’era solo tigna, sale e morte, la solita vecchia merda insomma, tutta roba già annusata e vista.

L’Europa cadde quando parlarono di capitolazione, crocefissione, anche di tortura. E qualche cinico servo compiaciuto ne fece pure il sapido titolo di apertura.

L’Europa cadde quando gli errori del debole e i crimini del potente vennero pesati sulla stessa bilancia, senza distinguere più niente, ragionando anche più giù che con la pancia. Quando vinse lo stupro e la legge del più forte, che se te la vai a cercare, è ovvio, saggio e naturale, che prima o poi la dovrai scontare.

L’Europa cadde nel fragore dei mortai, schiacciata dai carri armati, violentata dalla soldataglia, poco importa che questa volta fu tutto più garbato ed educato, ma stessa fu la violenza, di quel feroce capitalismo incontrollato.

L’Europa cadde sputando su Libertà, dimenticando Uguaglianza, ripudiando Fraternità. E provaci tu a campare, sciocco, con quella cosa che tu chiami Dignità.

L’Europa cadde nelle piazze vuote, un intero continente a farsi i cazzi propri, rigattieri, sensali e pizzicagnoli, fatti per vivere come bruti, poveri fessi che si credono anche astuti.

Insomma, l’Europa cadde così, perdendo di senso, chinando il capo, trasformata in club privè per darwinisti, che vinca il migliore e il più forte e guai ai vinti, a chi non ce l’ha fatta e nessuna solidarietà per i poveri cristi.

E quando l’Europa cadde, schiacciata dalla propria inutilità, mediocre inferno che non ce l’ha fatta, il fragore si sentì fin su Plutone, dove una sonda spaziale cercava proprio in quei giorni segni di umanità e vita.

Sarà che qui in Europa, ogni traccia, ne era ormai sparita.

*** Luca PADOVANO (@asinomorto), L'Europa cadde, 'lpado.blog', 15 luglio 2015, qui

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