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domenica 28 giugno 2015

#LINK / Gender, il sindaco che grida al lupo (Chiara Lalli)

«Si chiede di voler raccogliere i libri “gender”, genitore 1 e genitore 2, consegnati durante l’anno scolastico e prepararli al fine del ritiro che avverrà al più presto da parte di un incaricato. Con i migliori saluti».

Questo è il testo della circolare inviata il 24 giugno al personale docente di asili nido e scuole dell’infanzia dal neosindaco di Venezia Luigi Brugnaro (PG. N. 282873), che mantiene così le promesse della campagna elettorale.

È l’ultima vicenda nel dominio del “gender” e si potrebbe liquidare chiedendosi solo cosa diavolo sono i libri “gender” e ricordando che la storia del “genitore 1” e “genitore 2” è una delle più ostinate e colossali scemenze degli ultimi mesi. Questa dicitura non ha mai avuto a che fare con i libri, ma con i moduli di iscrizione scolastica: la proposta originaria era, banalmente, di usare la parola “genitore” invece di madre e padre come termine più ampio e comprensivo e per includere, per esempio, i figli di genitori single. Ma alla conferenza stampa di presentazione un giornalista ha “tradotto” il contenuto della proposta in genitore 1 e genitore 2 e non è stato più possibile rimediare (genitore non è un insulto, e non lo sarebbe nemmeno “genitore 1” o “genitore 2”, ma la dicitura mai esistita è diventata, nelle menti dei timorati del “gender”, un modo per offendere e insultare le famiglie e i sacri ruoli genitoriali).

Vale però forse la pena aggiungere un paio di considerazioni. (...)

*** Chiara LALLI, bioeticista, Il sindaco che a scuola grida al lupo contro il gender, 'internazionale.it', 26 giugno 2015

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