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lunedì 20 aprile 2015

#SPILLI #SPOT / Al corso




2 commenti:

  1. L' impasse é superabile ad una sola condizione: che sia chiaro e condiviso "perché decidere". Ma questo normalmente non viene trattato nei corsi. Forse non c'é un "perché"...

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  2. Vero. Sui perché non si riflette mai.
    Conta il 'konw how' e chissenefrega del 'know why'. Caso mai diventassimo critici senza volerlo. E scoprissimo che ci sono dei perché senza senso, cui però noi continuiamo a obbedire come se lo avessero.
    Nel caso del decidere, però, il perché dovrebbe essere chiaro. Si deve decidere perché, se non si decide, 'si viene decisi'. Da altri. Dal momento. Dal contesto.
    Per la verità qualche volta potrebbe anche essere un bene: nel senso che ci potremmo trovare con decisioni che funzionano pure meglio. E' che a lungo andare, se non siamo noi a decidere, potremmo scomparire: potremmo, di fatto, non 'esserci' più.
    E anche questo potrebbe non essere un male. Se non fosse, forse, un po' 'scocciante': almeno per chi ha... deciso che vorrebbe continuare a vivere. E non a sopravvivere.

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