Pagine

mercoledì 1 aprile 2015

#SGUARDI POIETICI / Alla vita (Nâzim Hikmet)

La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
        come fa lo scoiattolo, ad esempio,
senza aspettarti nulla
  dal di fuori o nell’al di là.
Non avrai altro da fare che vivere.

La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che messo contro un muro, ad esempio, le mani legate,
o dentro un laboratorio
  col camice bianco e grandi occhiali, 
tu muoia affinché vivano gli uomini
gli uomini di cui non conoscerai la faccia,
e morrai sapendo
che nulla è più bello, più vero della vita.

Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che a settant’anni, ad esempio, pianterai degli ulivi
non perché restino ai tuoi figli
ma perché non crederai alla morte
  pur temendola,
e la vita peserà di più sulla bilancia.

*** Nâzim HIKMET, 1901-1963, poeta e scrittore turco, naturalizzato polacco, Alla vita, 1948, traduzione di Joyce Lussu, da 34 poesie d’amore, Miti Mondadori, Milano, 1996.
Anche in 'losguardopoIetico', 110, 21 luglio 2013, http://twl.sh/10wgJvW

2 commenti:

  1. Hikmet, esprime (in questa ma anche in altre sue opere) una poesia che vince sul tempo e sul quel quotidiano che genera ferite. Canti proiettati verso il futuro, parte da esperienze reali per lanciare l'anima del lettore verso l'al di la', con ottimismo.

    Mi sorprende, ma sono contento di esserlo, che tu abbia riportato questo sguardo poietico, sia perchè ci scuote (dal pessimismo socio-politico) sia perchè ci offre la possibilità di una prospettiva ecologica. L'idea di piantare degli alberi ed in particolare degli ulivi, per me (e non solo) ha un significato metaforico profondo, quello di riportare l'uomo al suo ruolo primigeno di curatore dell'ambiente in cui vive, per ottenere dei frutti.

    Un caro saluto
    Francesco

    RispondiElimina
  2. Sei un po' sorpreso perché conosci un certo mio pessimismo di fondo...;-)
    Ma nella mia contraddittorietà (di cui sono orgoglioso) c'è spazio anche per sguardi meno deprimenti (e depressi) sul futuro...
    E del resto, proprio un mio 'sguardo', che qui nel blog sembra continuare ad avere successo (almeno di clic), è di augurio non solo per il nuovo anno (è stato inserito il 31 dicembre 2014), ma 'crede' (vuole 'credere') nella faccia oggi buona dei bambini auspicabilmente conservata integra anche domani, quando saranno adulti (e, si spera, saranno diversi da noi).
    Ecco il link di 'Io non so che faccia avrà il futuro', http://masferrario.blogspot.it/2014/12/sguardi-poietici-io-non-so-che-faccia.html).
    Comunque, sia chiaro, nessun auto-paragone con Hikmet: una grande anima, un grande (vero) poeta.

    RispondiElimina