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mercoledì 8 aprile 2015

#RITAGLI / Pensiero 'positivo' e pensiero 'critico' (P.A. Rovatti)

Questo che a forza di crederci le cose diventano vere è un elemento terribile di infantilismo, sempre più italiano oltre che americano. (...)

[D: Vedere sempre il bicchiere mezzo pieno può nuocere?] 
Mi viene in mente l’ultimo film disneyano, La principessa e il ranocchio. La protagonista è una giovane cameriera nera che sogna di aprire un ristorante. Si danna, ma a forza di crederci ci riesce. Ecco, è lo spirito del tempo. Il messaggio entra nelle menti più innocenti e poi attecchisce in quelle dei grandi. (...)
Il pensiero critico mette a rischio chi pensa, aggiunge elementi di negatività ma così facendo produce il rinnovamento di sé. Mentre la positività sempre più spesso venduta in corsi di ogni genere appaga chi paga per frequentarli. Ma è una scorciatoia che non porta lontano.

*** Pier Aldo ROVATTI, filosofo, intervistato da Riccardo Staglianò, R.S., ‘la Repubblica’, 8 gennaio 2010.

Sempre in questo blog, due miei contributi in proposito:

#Spilli, Pensiero positivo e pensiero cretino
#Società, Felicità coatta e pensiero positivo

1 commento:

  1. Il pensiero é critico, con tutta la carica di negatività che si porta dietro, o semplicemente non é. E il sogno non é pensiero; semmai potrebbe diventare il frutto del pensiero. "Io penso positivo perché son vivo... " lasciamolo pure ai canzonettari.

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