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domenica 19 aprile 2015

#RITAGLI #LINK / Sì alle intercettazioni (Gian Carlo Caselli)

«La pubblicazione delle intercettazioni può svelare i cosiddetti “arcana imperii” ed è proprio questo che il potere, per legittima difesa, non gradisce».
(...)
«In Italia il problema delle intercettazioni viene riproposto ciclicamente, in particolare quando emergono vicende che riguardano personaggi di una certa notorietà, soggetti “forti”, che hanno voce politica e/o mediatica. In questi casi scatta, con una tempistica molto significativa, la richiesta di interventi restrittivi a tutela di coloro che si trovano sbattuti o temono di finire sulle prime pagine dei giornali. Richiesta da parte dei diretti interessati più che comprensibile, anche se non si può non sottolineare che la stessa sensibilità non si riscontra quando sono in gioco interessi di semplici cittadini».

[D: Ma cosa, e soprattutto quanto e quando, può diventare pubblico delle intercettazioni?]
«In linea di principio, si è di solito d’accordo nel sostenere che non devono essere utilizzabili all’interno del processo e neppure pubblicate all’esterno le conversazioni irrilevanti ai fini dell’accertamento della verità, ovvero relative a fatti o soggetti del tutto estranei al processo. Resta però il problema di un eventuale rete relazionale articolata che coinvolga più soggetti (con posizioni diverse, anche penalmente irrilevanti) quando questa rete, vista la tipologia del reato indagato, può incidere sulla sua prova. Sciolto questo nodo e fissati i paletti che espungono dal processo sia i terzi estranei sia le conversazioni private che non riguardano il processo, rimane soltanto più il materiale necessario all’accertamento della verità. E non dovrebbero esserci limiti alla pubblicazione di ciò che non è più segreto in quanto comunicato alle parti».

*** Gian Carlo CASELLI, magistrato in pensione, ex procuratore della Repubblica a Palermo e Torino, intervistato da Liana Milella, "Le intercettazioni svelano gli scandali, giusto pubblicarle", estratto, da 'la Repubblica', 18 apriel 2015.
LINK, intervista integrale qui



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