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martedì 17 marzo 2015

#SPOT / Un libro di 2mila anni fa


(foto di David Elkington, dal web
segnalazione di Tiziana Campodoni via twitter)


«Una scoperta, che potrebbe essere la più grande dopo quella dei Rotoli del Mar Morto, ha allertato gli studiosi di storia biblica. Un’antica collezione di 70 piccoli libri, rilegati con filo, potrebbero rivelare i segreti dei primi giorni del cristianesimo.

Gli esperti sono divisi nel giudizio circa la loro autenticità, ma dicono che se verificate come autentiche sarebbero una delle scoperte più importanti tanto da rivaleggiare in importanza con la scoperta dei Rotoli del Mar Morto, nel 1947.

Non più grandi di una carta di credito, le pagine dei libri mostrano immagini, simboli e parole che sembrano riferirsi al Messia ed alla sua crocifissione e resurrezione. Inoltre, alcuni dei libri sono sigillati, suscitando dubbi sul fatto che possano effettivamente essere la raccolta perduta dei codici citati nel Libro delle Rivelazioni della Bibbia.

I libri sono stati scoperti cinque anni fa in una grotta situata in una zona remota della Giordania, dove è noto che i profughi cristiani fuggirono dopo la caduta di Gerusalemme nel 70 dC. Documenti importanti, rispetto allo stesso periodo, sono stati precedentemente scoperti nella zona.

I test metallurgici iniziali indicano che alcuni dei libri risalgono circa al primo secolo dopo Cristo. Questa stima è basata sulla forma di corrosione che si è verificata e che secondo gli esperti è impossibile da raggiungere artificialmente.

Se tale data sarà confermata, i libri sarebbero di prima dell’era cristiana, anticipando gli scritti di San Paolo.
David Elkington, uno studioso inglese di storia antica e di archeologia religiosa e uno dei pochi a esaminare i libri, ha detto che potrebbero essere “la più grande scoperta nella storia del cristianesimo”. (...) »

(estratto dal sito 'L'universo vibra', 19 dicembre 2013

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