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martedì 3 febbraio 2015

#LIBRI PIACIUTI / Quando la legge è superiore

Giorgio FONTANA, Per legge superiore, Sellerio, p. 245, 2011, 13,00 €, ebook 8,99 €

E’ la storia di un magistrato a fine carriera che si trova ad affrontare un caso problematico: in cui la ‘legge superiore’, che dovrebbe sempre agire da riferimento-guida, e a maggior ragione in una professione tanto delicata quale quella del protagonista, sembra mostrarsi con difficoltà.

Qui come nella realtà nasce allora un travaglio duplice: da una parte, capire la ‘cosa giusta da fare’ esige spesso una ricerca faticosa e non sempre facile; e dall’altra (forse ancora di più), decidere di ‘fare la cosa giusta’, una volta che sia stata individuata, richiede un atto così impegnativo, talvolta ‘totalizzante’, che può sconvolgere le abitudini e le sicurezze date per acquisite nel corso di una vita intera.

L’autore procede passo passo nel dipanare la vicenda, cogliendo soprattutto gli aspetti di riflessione, pacata ma sofferta, del protagonista. Forse, qua e là, l’insistenza di dettaglio, sui pochi avvenimenti che costituiscono la storia, prende la mano. Ma la scrittura, sostenuta da uno stile che sa unire scorrevolezza a capacità di indagine psicologica, riesce sempre a coinvolgere e a mantenere in tensione pensiero e attenzione. 

Ben descritta la relazione del vecchio magistrato con la giovane giornalista che ne mina le certezze. L’intraprendenza, insieme ‘aggressiva’ e rispettosa, e la tenacia della ragazza nel seguire con ostinazione le sue convinzioni suscitano simpatia e forniscono un buon esempio di come l’indifferenza si possa vincere: forse, e non sarebbe male, non solo nella fiction.

Ancora più felice e apprezzabile, a mio parere, il successivo romanzo di Fontana (di tre anni dopo), che chiude il dittico in tema di magistratura e giustizia (Morte di un uomo felice, Sellerio, 2014). (mf)

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