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martedì 13 gennaio 2015

#VIDEO #IMPRESA & SOCIETA' / Capi del Personale e incompiuta di Schubert



Mino MARTINAZZOLI, 1931-2011, politico democristiano
Il capo del Personale e l'Incompiuta di Schubert
video, 2min23

Un video tratto da un convegno cui partecipò Mino Martinazzoli. 
Racconta di un apologo gustosissimo.
Applicabile al mondo delle imprese. E al mondo della politica.
Lo si trova anche in Mino Martinazzoli, Uno strano democristiano, a cura di Annachiara Valle, (dal capitolo L'ultima curva), Rizzoli, 2011.
Prima guardatevi i 2 minuti di video.
Poi, se volete conservare il testo come ricordo, ve lo riporto più sotto, in corsivo, per esteso.
Credo si possa essere di qualunque orientamento politico e si possa avere qualunque visione dell'impresa: ma sarebbe auspicabile che tutti condividessimo che capi del Personale come quello qui descritto, se per caso esistono, vanno licenziati. Con l'indicativo presente ('vanno'), e non con il congiuntivo ('vadano').
Oggi tra l'altro si può: dopo l'abolizione dell'art. 18.
Tuttavia lo so: spesso la realtà va in tutt'altra direzione rispetto agli auspici. (mf)

«Questa idea della politica più efficiente, del primato del fare sul dire, sottintende un concetto molto pericoloso e cioè che la discussione ci impedisce di essere veloci, di essere moderni. 
A questo proposito racconto spesso un apologo. 
È la storia di un amministratore delegato che riceve l’invito per assistere a un concerto nel quale si eseguirà la 'Sinfonia numero 8' di Schubert, la celebre 'Incompiuta'. 
Non potendo andare al concerto, perché impegnato in una seduta del consiglio di amministrazione, regala l’invito al capo del personale. 
Il giorno dopo l’amministratore delegato chiede al giovane se gli fosse piaciuto il concerto. 
Il capo del personale, manager moderno, risponde che entro mezzogiorno avrebbe avuto la relazione sulla scrivania. 
La relazione, sul tavolo entro mezzogiorno in punto, è divisa in cinque punti. 
L’amministratore delegato legge con sorpresa:
 «Primo punto: durante il considerevole tempo di quattro ore, tanto dura la sinfonia, si dovrebbero ridurre il numero degli squilli di tromba, eliminando così un terzo del tempo. 
Secondo: i dodici violini suonano la medesima nota, quindi l’organico dei violini potrebbe essere drasticamente ridotto. 
Terzo: non servono tutti quegli ottoni che ripetono lo stesso suono. 
Quarto: eliminando i passaggi ridondanti il concerto potrebbe essere ridotto di un quarto. 
Quinto: Se Schubert avesse tenuto conto di tutte queste indicazioni certamente avrebbe terminato la sinfonia». 
Per restare nella metafora, la democrazia ci consente di ascoltare e di apprezzare l’opera di Schubert, senza che la pretesa di semplificazione ce la distorca.» (Mino Martinazzoli) 


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