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domenica 11 gennaio 2015

#VIDEO #IMPRESA / Adriano Olivetti: un altro capitalismo è possibile?



Luciano GALLINO, 1927,
docente emerito dell'università di Torino, sociologo, saggista
Adriano Olivetti: un altro capitalismo è possibile?
UniversAttac, 17 giugno 2013
video, 47min21

«Davanti alla fabbrica c'era la biblioteca Olivetti, con libri di scienze sociali, di filosofia... Era di 30mila volumi: venivano dall'università di Torino a prendere i libri in prestito perché non si trovavano da nessun'altra parte. E poi, a pianterreno, c'era una biblioteca di narrativa contemporanea in cui chiunque, nellora di pranzo che durava due ore, da mezzogiorno alle due, poteva andare a leggere. (...) Diceva Adriano Olivetti: la fabbrica pretende molto dai lavoratori (tempo, fatica, intelligenza, famiglia): pertanto deve 'restituire'» (Luciano Gallino)

Un'impresa che non abbia come fine supremo il profitto è ancora possibile?
Il profitto è importante: anche come criterio di valutazione della prestazione di impresa.
Ma è uno strumento: se diventa un fine, come oggi è, significa che tutto è possibile. E che non esistono più limiti all'azione.
Significa aver dimenticato che 'l'impresa è per l'uomo' e avere fatto propria la fede, più o meno consapevolmente, che 'l'uomo è per l'impresa'. E che l'Economia è sovrana assoluta.
In questi ultimi anni, poi, come sappiamo, è andata ancora peggio. Perché è cambiato il sovrano. E al suo posto siede ormai una dea alla quale tutti (pare) dobbiamo inchinarci. Si chiama Finanza. Sembra che se la faccia con il dio Denaro. In combutta, naturalmente, con la terza trinità: il Mercato.

Luciano Gallino, tra l'altro uno dei tanti intellettuali di pregio collaboratori storici di Adriano Olivetti, riprende qui il filo della storia di questa grande avventura imprenditoriale, evidenziando prima i successi e, dopo la morte di Adriano, il punto debole fondamentale, che ha spesso caratterizzato (e caratterizza), il management di impresa:  cioè quello di 'battere troppo a lungo il sentiero che aveva portato a grandi risultati'.

La domanda qui posta a Gallino in questo intervento è quanto mai opportuna: un'alternativa è possibile?
Tra i tanti volumi, scritti anche recentemente, da Luciano Gallino, segnalo L'impresa responsabileUn’intervista su Adriano Olivetti, a cura di Paolo Ceri, Einaudi, 2014. Di questo libro ho scritto una mini-recensione su questo blog: http://bit.ly/14iFznX (mf)

«Mi ripetono spesso: 'Caro professore, ma il mondo è cambiato'. Che, se ci pensiamo, è una diagnosi di una finezza straordinaria (...) E' chiaro che è impensabile riprodurre oggi una Olivetti tal quale. (...) Quel che manca oggi è un imprenditore che dica di voler 'restituire' (...) Da Milton Friedman in poi si è affermata una sola teoria: l'unico scopo di un'impresa è l'utile per gli azionisti. In sostanza è una teoria che ha prodotto più danni che vantaggi alle imprese stesse. Ma è una teoria che tuttora domina ed è questo il più grande ostacolo a immaginare un'alternativa» (Luciano Gallino)


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