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sabato 3 gennaio 2015

#LIBRI PIACIUTI / Gli angeli e la carta dei cioccolatini

Massimo GRAMELLINI e Chiara GAMBERALE, Avrò cura di te, p. 250, Longanesi, 2014, € 16,00, ebook, € 9,99.

Di chi è la Gioconda? Ma di Leonardo, ovviamente.

E infatti. Qui, lei, Gioconda (Chiara Gamberale) è moglie di Leonardo. Pasticcia il matrimonio, tradisce il marito senza peraltro alcuna vera convinzione e, una volta scoperta, viene da lui sbrigativamente abbandonata. Quindi si sorprende ancora innamorata ed entra in crisi. E’ allora che, casualmente, grazie ad una lettera abbandonata in un cassetto, entra in contatto con l’angelo custode, Filemone (Massimo Gramellini).

Nasce a questo punto il primo problema. Non di Gioconda, ma nostro: di lettori. Se infatti non crediamo agli angeli, o addirittura ci infastidisce la loro evocazione, possiamo far fatica a proseguire. Sarebbe un peccato, però: perché la storia è piacevole e, come si usa dire, intrigante, anche per il modo in cui viene condotta dai due autori.

Chiara Gamberale offre all’analisi dell’angelo, con efficacia e profondità, una Gioconda disponibile e intelligente, che vuole farsi scandagliare e aiutare.

E Massimo Gramellini svolge più che bene il ruolo di counselor. Certo, lui sa (e attraverso l’angelo, a un certo punto, lo confessa pure) che rischia spesso, con le sue considerazioni appassionate e i suoi suggerimenti intrisi di sentimento, di finire incartato nella scatola dei cioccolatini. E questo può essere il secondo problema per chi legge e non ama troppo lo zucchero. Ma chi, come me, apprezza Gramellini anche nei suoi quotidiani articoli di commento alla vita, conosce il rischio e lo accetta: perché lo stile, guizzante, colorito, invitante sa compensare anche taluni eccessi ‘psicologico-spiritualistici’. E comunque, avverte che la sostanza di quel che scrive è sostenuta da una conoscenza non superficiale dell’animo umano. Senza contare che qualche volta bisogna pure osare togliere la ‘esse’ allo scontato per far contare le cose che contano, ma che non teniamo più in conto appunto perché le consideriamo ‘scontate’: e quindi banali.
La preparazione e la genuinità dell’angelo-Gramellini sono colte anche da Gioconda. Che infatti sa mettere a frutto i consigli che le vengono dati. Dimostrando ancora una volta (e stavolta sono io che ricorro alla carta dei cioccolatini) che nessuno ti può aiutare se non sei tu che ti vuoi fare aiutare.

In definitiva: un libro che se piace, non solo piace, ma può servire. Sempre che si voglia che certe (‘banali’, ma fondamentali) riflessioni psicologiche servano.
(mf)


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