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mercoledì 7 gennaio 2015

#IMPRESA & SOCIETA' / Management, caffè e 'ottimi soldati' (Massimo Ferrario)

Due episodi. 
Realtà. Non fiction.

(1) - Il titolare di un'azienda
Un amico mi racconta che un giorno, quando lavorava per la sua prima azienda in cui si occupava di vendite, incontrò il titolare di una famosa e grande azienda per una trattativa commerciale.
Il titolare chiama subito il Direttore Generale.
Il mio amico pensa: certo, è logico che sia presente anche lui. 
Il Direttore Generale accorre: è sulla porta, sull’attenti e sorridente. 
Il titolare, senza neppure degnarlo di uno sguardo e piuttosto imperiosamente, gli chiede di portare due caffè.
Il Direttore Generale esegue: torna con i due caffè e si accomiata, sempre sorridendo.

(2) - Il top manager di una multinazionale
Il top manager di un grande gruppo mi presenta un suo collaboratore di primo livello.
Lo definisce, sorridendo e convinto di esprimere un giudizio lusinghiero su di lui, un «ottimo soldato».
L’ottimo soldato (il dirigente di alto livello) sorride, mostrandosi orgoglioso del complimento.
Breve commento
Il primo episodio, riferitomi da fonte più che attendibile, va collocato diversi lustri fa. Ed è questo l'unico fattore di 'consolazione': forse oggi il direttore generale, magari continuerebbe a non partecipare alla riunione, ma almeno non porterebbe più il caffè. 
Il secondo episodio, vissuto direttamente, è più recente. A me sembra già terribile di per sé. Ma ancora più terribile è che troppo spesso, quando ho avuto occasione di raccontarlo in un’aula di formazione manageriale, ho dovuto spiegare perché questo aneddoto è terribile.
E dopo averlo spiegato non tutti hanno mostrato di averlo capito: se è vero che più di uno mi ha detto che in fondo 'ottimo soldato' è un giudizio positivo.
*** Massimo FERRARIO, Management, caffè e 'ottimi soldati', in 'spilli', 1 giugno 2013 (pubblicazione a circolazione limitata), poi ripubblicato in 'Mixtura', 7 gennaio 2015.

Disegno di Derambakhsh Kambiz, 1942, disegnatore iraniano

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