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lunedì 22 dicembre 2014

#SGUARDI POIETICI / L'invito (Oriah)

Non mi interessa sapere 
cosa fai per vivere. 
Voglio sapere 
a cosa aneli 
e se osi sognare 
di incontrare ciò che il tuo cuore desidera. 

Non mi interessa sapere 
quanti anni hai. 
Voglio sapere 
se ancora vuoi rischiare
di sembrare pazzo 
per amore 
per i tuoi sogni 
per l’avventura di essere vivo. 

Non mi interessa sapere
quali pianeti incrociano la tua luna… 
Voglio sapere 
se hai toccato 
il centro del tuo personale dolore 
se sei rimasto aperto
dopo i tradimenti della vita 
o se ti sei raggrinzito e chiuso 
per paura del dolore futuro. 
Voglio sapere 
se sei capace di sederti con il dolore  
mio o tuo
senza muoverti per nasconderlo 
o dissolverlo
o liquidarlo.

Voglio sapere
se sei capace di stare con la gioia
mia o tua
se sei capace di danzare con la tua natura selvaggia 
e di lasciare che l’estasi ti riempia
fino alla punta delle dita delle mani e dei piedi
senza che ci preoccupiamo
di essere realisti 
di essere prudenti
di ricordarci i limiti
dell’essere umano. 

Non mi interessa sapere 
se la storia che mi stai raccontando 
è vera. 
Voglio sapere se sei capace 
di deludere l’altro 
per essere fedele a te stesso. 
Se riesci a sopportare 
l’accusa di tradimento
senza tradire la tua anima profonda. 
Se sei capace di non avere fede
e quindi di rimanere affidabile. 

Voglio sapere se sai vedere la Bellezza
anche quando non c’è abbastanza bellezza
tutti i giorni.
E se sei capace di far sorgere la tua vita
dalla tua sola presenza. 
Voglio sapere 
se sei capace di vivere con il fallimento
tuo o mio 
e ancora sai stare in piedi al bordo del lago
e gridare all’argento della luna piena: 
‘sì’.

Non mi interessa sapere 
dove vivi 
o quanti soldi hai. 
Voglio sapere se sei capace di alzarti
dopo una notte di dolore e disperazione
stanco e ammaccato fino all’osso
e fare quel che si deve fare 
per dar da mangiare ai bambini. 

Non mi interessa sapere
chi conosci 
o come sei arrivato fin qui. 
Voglio sapere se starai in piedi 
in mezzo al fuoco 
con me 
senza indietreggiare. 

Non mi interessa sapere
dove o cosa o con chi
hai studiato. 
Voglio sapere 
cosa ti sostiene 
da dentro 
quando tutto il resto crolla. 

Voglio sapere 
se sei capace di stare da solo
con te stesso 
e se veramente ti piace 
la compagnia che hai 
nei momenti vuoti. 
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*** ORIAH, soprannominata Mountain Dreamer, n. 1954, scrittrice e storyteller canadese, Invito, traduzione di Massimo Ferrario, da The Invitation, HarperONE, San Francisco, 1999, qui - Il testo, ripetutamente presente in internet con un’altra traduzione, è erroneamente attribuito da molti siti web a una nativa americana del 1890.
Anche in 'lo sguardo poIetico', 11, 12 gennaio 2013, http://twl.sh/UYc8ly


In Mixtura ark #SguardiPoietici qui

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