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mercoledì 10 dicembre 2014

#POLITICA / E' la teoria del mondo di mezzo

* «È la teoria del mondo di mezzo, compa’. Ci stanno... come si dice... i vivi sopra e i morti sotto e noi stiamo in mezzo. Un mondo in mezzo dove tutti si incontrano e tu dici come cazzo è possibile»
* «Gli si dice: “E che cazzo... Ora che abbiamo fatto questa cosa, che progetti c’avete? Che te serve? Il movimento terra? Che ti attacco i manifesti? Che ti pulisco il culo? Ecco, te lo faccio io.”»
* «Sono in giro pe’ dipartimenti a saluta’ le persone... Devi vendere il prodotto, amico mio’, eh... Bisogna fare come le puttane adesso... Mettiti la minigonna e vai a batte’ co’ questi»
* «Gli ho parlato in francese stretto e gli ho detto: “Senti, o è sì o è no: non ce poi rompe er cazzo così, eh... O famo strilla’ come un’aquila sgozzata. Gli faccio caca’ sangue”»
(Dalle intercettazioni di Mafia-Capitale, ‘la Repubblica’, 5 dicembre 2014)


No. Non sono singole mele marce. È l’ennesimo cestino. Marcio.
Troviamo cestini con questo tanfo ovunque. In tutta Italia. 
E non sono i 'gufi' che lo dicono. È la realtà che lo grida. Quella realtà che la politica, per la parte che le compete, continua a non voler cambiare. Mentre preferisce far credere che addirittura si sta facendo una rivoluzione storica. Con le slide e gli effetti speciali: tanta retorica e tanta fuffa. Per abbindolare i gonzi. 
E poi ci meravigliamo se gli stranieri (che fingiamo di credere spaventati dall’art 18), non vengono a investire?
Se Standard & Poor’s, proprio in questi giorni, ci ha classificato "BBB-": a un gradino dalla ‘spazzatura’? (mf)

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