C’era una volta il re Tempo e la regina Vita, che ogni giorno dicevano: «Ah, se avessimo dei vecchi!». Ma i vecchi non venivano mai.
Un giorno che la regina faceva il bagno, ecco saltar fuori dall’acqua una rana, che le disse: «Il tuo desiderio si compirà: prima che sia trascorso un anno, arriveranno due vecchi».
La profezia della rana si avverò e giunsero due vecchi, una femmina e un maschio, tanto belli che il re non stava più in sé dalla gioia e ordinò una gran festa. Non invitò soltanto il parentado, gli amici e i conoscenti, ma anche le fate, perché fossero propizie e benevole ai nuovi arrivati. Nel suo regno ce n’eran tredici, ma egli aveva soltanto dodici piatti d’oro per il pranzo; e perciò una dovette starsene a casa.
La festa fu celebrata in gran pompa e stava per finire quando le fate diedero ai due vecchi i loro doni meravigliosi:
la prima: salute fisica e mentale
la seconda: indipendenza economica
la terza: indipendenza di pensiero
la quarta: pace e giustizia dentro e attorno a voi
la quinta: entusiasmo senza fanatismi
la sesta: curiosità
la settima: rispetto degli altri e per gli altri
l’ottava: semplicità di vita e di espressione
la nona: generosità
la decima: amore da dare e ricevere
l’undicesima: impertinenza e un tocco di follia.
Undici fate avevano già formulato il loro augurio, quando improvvisamente giunse la tredicesima. Voleva vendicarsi di non essere stata invitata, e senza salutare né guardar nessuno, disse ad alta voce: «I due vecchi vivranno per sempre e assisteranno alla decadenza e alla morte di tutto ciò che a loro è più caro».
E senza aggiunger altro, volse le spalle e lasciò la sala.
Fra la gente atterrita, si fece avanti la dodicesima, che doveva ancora formulare il suo voto: annullare il crudele decreto non poteva, ma poteva mitigarlo, e disse: «Se riuscirete a non vivere come se foste immortali, un giorno morirete nella speranza di ritrovare ciò che vi è più caro».
*** Fulvio SCPARRO, psicoterapeuta e saggista, Storie del mese azzurro, Rizzoli, Milano, 1998. Fiaba ispirata alla nascita di Rosaspina (Jacob e Wilhelm Grimm, Fiabe, Einaudi, Torino, 1973).
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